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A metà strada tra antichità e prodotti tipici l’Aquila è una  città unica nel suo genere dove convivono una grande cucina, fatta di numerose portate,  prodotti tipici e importanti monumenti artistici. Per scoprire al meglio questo luogo vale la pena di viaggiare lungo le sue strade a caccia di chiese e del prezioso zafferano.

Il viaggio consigliato

Il più antico documento che testimonia la coltura e il commercio dello zafferano dell’Aquila è un diploma di re Roberto d’Angiò del 1317.Con esso il re angioino sosteneva i mercanti aquilani che si opponevano ad una gabella arbitraria dei doganieri sulle merci preziose e quindi anche sullo zafferano. Ma questo atto,  che sottolinea il fiorire del commercio dello zafferano,  non fa altro che avvalorare  il passato di una città che si rispecchia anche nell’opulenza dei suoi monumenti.

Le presenze medioevali in questo luogo sono molte e vanno dalla Basilica di Collemaggio,  costruita nel 1275, per opera di Pietro da Morrone, divenuto poi Papa CalestinoV,  fino alla fontana delle 99 cannelle,  cominciata nel 1272 e poi completata nel 1582 e al Duomo costruito a cominciare dal XII secolo e terminato nel XIX secolo.

Decisamente rinascimentale è la Basilica  di S. Bernardino,  del 1454,  che qui  fondò  la congregazione dei frati di S. Bernardino mentre Il Forte spagnolo, comunemente chiamato il Castello, fu fatto costruire nel 1534 dal Principe Filiberto d'Orange, nel luogo dove , nel 1401, Re Ladislao aveva fatto erigere una rocca per la repressione contro i cittadini ribelli dell' Aquila.

Sulla strada dello zafferano

Andando in direzione Pescara sulla strada statale 17 si può incontrare la chiesa di S,Maria dei Centorelli del XVI secolo posta sull’antico percorso delle greggi accanto al pozzo abbeveratoio.Sulla sinistra della s.s. 17,  dopo aver superato S. Pio delle Camere,  (25 Km circa da L'Aquila), si trova la chiesa di S. Maria delle Grazie, chiesa campestre cinquecentesca, costruito per riparo e conforto delle greggi transumanti ai piedi del paese di Civitaretenga, circa 3 Km più avanti della precedente chiesa. Qualche chilometro più avanti, ma sempre sulla strada statale 17 si trova Navelli borgo medioevale con eleganti palazzi loggiati che domina la Piana di Navelli famosa nel mondo per la produzione di zafferano di alta qualità.

La cucina

La tradizione locale rispecchia quella del territorio, per lo più montano dove si usa cucinare carne di agnello e di capretto.I suini, tranne i tagli di carne consumati freschi, vengono usati per la produzione di salumi.Scamorze e pecorino sono i formaggi tipici abruzzesi accanto all’incanestrato, un formaggio fresco di pecora  che viene pressato in canestri di giunco. L’ingrediente fondamentale è il peperoncino, così come sono numerosi i piatti a base di pasta e le zuppe  preparate con vari tipi di verdure.

Lo zafferano, importante risorsa locale, si trova, come ingrediente, solo in alcuni piatti semplici a base di carne o a base di pesce quali il coniglio o l’agnello con lo zafferano e le cozze allo zafferano.