leprotto_50

Zafferano, consigli d'uso

arrow Come aggiungere lo zafferano?

Si comincia a preparare il piatto: la prima cosa da fare è stemperare accuratamente lo zafferano in poca acqua tiepida. La polvere si scioglie in modo più uniforme e veloce rispetto agli stimmi, che andrebbero leggermente pestati prima di essere messi a bagno. Inoltre si dosa con comodità e conserva più a lungo le sue proprietà organolettiche.

 

arrow Quanto zafferano usare?

Attenzione al dosaggio: da una piccolissima quantità si sprigionano un gusto e un colore  molto intensi. Per tre/quattro persone, in genere è sufficiente una bustina da 0,16 g.

arrow Come conservare le bustine?


confezioni di latta vintage zafferano leprottoUna volta utilizzato lo zafferano avanzato va riposto in un recipiente ermetico, come il barattolo salva aroma Leprotto, e conservato in un luogo fresco al riparo dalla luce e dall’umidità.
Correttamente conservato si mantiene  fino a quattro anni.



arrow Quando aggiungere lo zafferano?

Si va ai fornelli: come tante altre spezie ed erbe aromatiche, lo zafferano è termolabile,  ovvero perde in parte il suo aroma se rimane a lungo a contatto con il calore. Per questa  ragione è consigliabile aggiungerlo alle pietanze poco prima di toglierle dal fuoco, mescolando bene fino a quando non si sarà uniformemente distribuito.

In preparazioni in umido oppure nel tradizionale risotto c'è però chi preferisce unirlo all'inizio della cottura. Così, diluito nel liquido, ha modo di penetrare a poco a poco nella pietanza, pervadendola  di sapore. Nella preparazione della pasta, infine, non si commetta l’errore di aggiungere lo zafferano all’acqua di cottura: scolandola andrebbero perduti il sapore e il colore della  spezia, che va invece unita al condimento.

 

arrow Quale vino abbinare?

Il piatto, tutto d’oro, profumatissimo, è pronto da portare in tavola. Manca solo il vino:  bianchi come lo Chardonnay, purché di buona struttura, reggeranno molto bene il  confronto con la complessità e la persistenza aromatica dello zafferano, che si sposa  anche con vini profumati come il Riesling Renano, il Gewürztraminer o il Sauvignon.

Se la preparazione invece vuole un rosso, questo dovrà essere maturo, ma molto morbido, poiché i vini troppo tannici accentuano esclusivamente la nota amara dello zafferano. E il risotto alla milanese? Sarà in ottima compagnia con le bollicine e i profumi di uno spumante metodo classico.